“un pensiero al giorno” mi mancava troppo, quindi farò di tutto per ricominciare. e se un giorno non mi fosse possibile, sicuramente ci sarà il “recupero”!
ma uno solo
[Pino Pellegrino – “pensieri” e “tempo” - lo lascio al 2010 (e dopo il 23 di maggio sino a settembre, non saranno novità, ma repliche del vecchio bucum!)
], per tutti i giorni di un anno, preso dal “365 idee per pensare a Dio” di Enzo Bianco, sacerdote salesiano di Don Bosco, pubblicista, teologo, che ha scelto la solida divulgazione nei diversi campi della pastorale come obiettivo e metodo della sua attività.
sino ad oggi, ecco il recupero dei 9 giorni già trascorsi di questo nuovo anno ed anche l’introduzione.
Prima di cominciare* L’argomento, anzi il Protagonista di queste pagine, è Dio. Con il suo insondabile mistero. Ma Dio inteso come lo chiamano gli Ebrei: Emanuele, cioè Dio con noi, Con me.
Di lui sappiamo che è creatore e Padre, ci dona un fratello in Cristo, ci raccoglie nella sua Chiesa, ci rinnova con i Sacramenti, ci offre la Madonna e i Santi come modelli, ci ascolta nella preghiera. Ci fa crescere nello Spirito. E alla fine ci aspetta dietro l’angolo.
Tutto questo è detto anche nei titoli dei capitoli.
* Ecco dunque 365 giorni di un anno immaginario, riempiti con riflessioni, massime, proverbi, aforismi. Con proposizioni che portano la firma di piccoli e grandi pensatori, appartenenti a tutti i tempi. «Forme brevi». Le chiamano oggi i linguisti.
Sono state selezionate con cura, pensando che potrebbero aiutare a pensare a Dio.
* Anzitutto si trovano alcuni aforismi classici (da Agostino a Pascal, dal santo Curato d’Ars a Mark Twain), che è facile reperire anche nei comuni repertori in commercio. Ma soprattutto vengono proposti molti altri pensieri insoliti, e carichi di sorprese.
* Cioè pensieri arguti, scapigliati, sbarazzini, a firma magari di Garland Pollard o dei Pierini dell’oratorio. E potrebbero sembrare fuori posto in un libro «serio» su Dio. però va detto: anche il sorriso è creatura del buon Dio, e tutti noi siamo vocati all’umorismo.
Umorista – recita un’allegra definizione – è uno che guardando il triangolo vi trova il lato comico. E tutti noi possiamo guardare il triangolo.
* Non basta. Nel volumetto si sono infiltrati anche alcuni pochi pensieri non ortodossi, magari di Voltaire o Renan o Freud. Capaci di far aggrottare le ciglia ai severi censori. Ma sono lì apposta, frammisti agli altri, perché li si possa riconoscere, discutere tra sé e sé, e crociare con la matita rossa e blu.
* Il perché di questo libretto ora dovrebbe risultare chiaro. Sentiamo bisogno di comprendere e approfondire il mistero di Dio. e il mistero della nostra avventura inglobata in quella di Dio. queste pagine ci potrebbero aiutare.
Certo il mistero è sublime, e ci si sente inadeguati. Il nostro sarà forse solo un balbettio incerto, su temi al di là della nostra portata. Ma perché non provarci?
Lo scienziato Isaac Newton con le sue scoperte aveva dilatato la comprensione umana dell’universo, e un giorno ha anche spiegato come ci è riuscito. Ha detto: «Se sono riuscito a vedere così lontano, è perché sono salito sulle spalle dei giganti».
Caterina da Siena stimolava i suoi figli spirituali, i caterinati, dicendo: «Non contentatevi di ciò che è piccolo, perché Iddio si attende da voi cose grandi».
Ora molti dei pensieri qui riuniti portano firme di giganti, e a volte nascondono negli spazi bianchi tra le righe degli itinerari e programmi coraggiosi.
Suggerimenti, c’è da supporre, validi anche per noi.
* Allora, come procedere? Non è escluso che, mentre si legge, Dio a nostra insaputa possa bisbigliarci qualcosa all’orecchio e interpellarci in persona prima.
In passato, leggendo qua e là, chissà quante volte ci è capitato d’inciampare in un’idea nuova e graffiante, capace di accendere nella nostra mente i fuochi d’artificio. Si smette di leggere, si socchiudono gli occhi, si succhia quell’idea pian piano, la si deglutisce. Ed ecco, è diventata nostra.
Queste massime e aforismi su Dio potrebbero rinnovare e moltiplicare simili esperienze.
* Dunque un libretto, magari «da comodino»
[lillo sostituisce con «da computer»], come cordiale invito a riflettere – prima di addormentarci
[per un momento di pausa] - sull’appassionante mistero che ci portiamo dentro. Un invito a cercare Dio.
E può darsi che il Signore suggerisca anche a noi, come un giorno a Blaise Pascal,
«Consolati: non mi cercheresti se non mi avessi già trovato». GENNAIO: DIO E’ CREATORE E PADRE 1 gennaioL’amore non ha permesso a Dio di rimanere solo.
Tommaso d’Aquino 2 gennaioSe Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
Gesualdo Bufalino 3 gennaioChi è Dio, se non proprio colui che ci induce a porre questa domanda?
André Frossard 4 gennaio Con Dio il mondo è un mistero; senza Dio il mondo è un assurdo.
Silvio Solero 5 gennaioLe cose sono veli che coprono Dio.
Blaise PascalDio non parla, ma tutto parla di Dio.
Julien GreenDio è l’invisibile evidente.
Victor Hugo 6 gennaioDio è la patria degli uomini.
P Teilhard de ChardinDio è l’inquilino del piano di sopra.
AnonimoDio è un romanziere, e il mondo è il suo romanzo.
Isaac SingerDio è il più giovane di tutti.
Sant’Agostino 7 gennaioChi ha il cuore puro, trova in tutte le cose una notizia di Dio: gioiosa e gustosa, casta e pura, spirituale, lieta e amorosa.
San Giovanni della Croce 8 gennaioLa creazione è un colpo di tamburo nel vuoto del mondo
Luigi Santucci 9 gennaioDio era allergico alla polvere cosmica. Al primo starnuto fu il big bang.
Ennio CavalliDio ha inventato l’atomo, l’energia nucleare, il Dna, la fotosintesi clorofilliana, la forza di gravitazione … E ancora aspetta il premio Nobel.
Ennio Cavalli 10 gennaioE pensare che il mondo è nato in tempi in cui si doveva fare tutto a mano!
Stanislaw J. LecGuardate che manacce ha fatto Michelangelo al Padre Eterno. Ci ha messo persino i geloni.
Anselmo Bucci 11 gennaioOgni volta che ammiro un angolo di campagna, cerco sempre la firma dell’autore, in basso a destra.
Saul Steimberg (pittore)