POESIA....poetiamo?

Una poesia è come uno specchio. Aiuta a scoprire le cose che sono dentro di noi. Ogni volta che ascoltiamo o ripetiamo con attenzione una poesia, scopriamo cose nuove, sia nella poesia stessa, come pure dentro di noi.
Citazione dalla meditazione di Enzo del 4 Gen 2009

mi piace inaugurare questa sezione con il mio poeta preferito,
con questa che, più che poesia, è preghiera.
(mi rammarico soltanto di non saper come fare a mantenere le rientranze a capoverso, come nell'originale).


TAGORE - Gitanjali – XXXVI (ed. Newton Compton Italiana, 1973)

Di questo ti prego, Signore: colpisci
colpisci alla radice
la miseria che è nel mio cuore.
Dammi la forza di sopportare
serenamente gioie e dolori.
Dammi la forza di rendere il mio amore
utile e fecondo al tuo servizio.
Dammi la forza di non rinnegare
mai il povero,
di non piegare le ginocchia
davanti all’insolenza dei potenti.
Dammi la forza di elevare il pensiero
sopra le meschinità della vita di ogni giorno,
e dammi la forza di arrendere con amore
la mia forza alla tua volontà.

Ti adagi
come un sogno
di vetro nel castello,
città mia.

Ti sussurra amore
il vento che muta
il sibilo confuso
in canto di sirena.

Tra la Baia
le antiche mura
onuste di sorrisi
annunciano il tempo
delle rose.

Di nastri di velluto
s'accendono le vie
tra banchi di pastori
e profumi di verbene.

E' presepe vivente,
la cittadella mia,
fuoco lieve
di deliranti zampogne.

Tra incanti di luce
di cune di perle,
tra sabbie di scogli
tra seni di donna
protesa,
su foglie di melo,
infondi la vita.

Nell'argento di boschi,
tra mare in burrasca
che attinge la linfa
di rose vermiglie,
traduci il veleno
in alati pensieri.

Ti amo, Partenope mia,
con gli occhi
tuoi grandi,
riflessi nel mare,
come in quadro
di artista lontano.

(Carmela Politi Cenere)

che fatica per ritrovarla!
io che non amo le maiuscole e il poeta che non ama la punteggiatura!


PREVERT - Poesie (Ed. Newton Compton Editori srl, 1971)

Di tutto meravigliata senza stupirsi mai di niente
una fanciulla cantava
seguendo le stagioni seguendo il suo cammino

Quando le cipolle mi faranno ridere
le carote mi faranno piangere
l'asino dell'abbecedario ha saputo insegnarmi a leggere
a leggere davvero

Ma una manovella ha disfatto la primavera
e pezzi di ghiaccio gli sono saltati addosso
Io ho troppe lacrime per piangere
essi fanno guerra alla natura
Io che davo del tu al sole
non oso più guardarlo in faccia

Un sorriso

Un sorriso non costa niente e produce molto;
arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perché é qualcosa di valore
solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso, dategli il vostro,
perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.

Un sorriso luminoso a tutti voi

::

Stamane sono andato a casa di mia figlia Sarah a prendere l'occorrente per la piscina per Iside. Lei era al telefono con una collega di lavoro, nell'attesa ero in cucina e, nella bacheca, sono stato attratto da un foglietto giallo. Vi era scritta una poesia, Il peso di una lacrima, di Agostino Pirola. Mi é piaciuta molto e me la sono ricopiata. A casa l'ho cercata in internet ed ho visto che l'autore é un cremasco ed é tratta da una raccolta "I quaderni di Correnti", dove vi sono altre sue belle poesie. Non é facile, a volte, il sapere e molte cose, spesso, si vengono a conoscere occasionalmente. Ho pensato, così, di riproporla a voi nel nostro forum.

Il peso di una lacrima

Lentamente
quasi con grazia
e incosciente armonia.
Come sassata non scagliata
arriva al cuore,
rovista nei tuoi sentimenti.
Questa timida goccia di vita
che riflette il mondo
negli occhi di chi la guarda,
facendo eco
a sorrisi e pianti.
Inutile chiudere forte le palpebre,
lei, come acqua sorgiva,
appare, là,
dove i cuori sono in fermento.
Non c’è pace per una lacrima
che si smarrisce sul viso.

Agostino Pirola

TAGORE - Gitanjali – XXV (ed. Newton Compton Italiana, 1973)

Nella notte della stanchezza
lascia che mi abbandoni
al sonno senza lottare
confidando solamente in te.

Non lasciarmi forzare
il mio spirito stanco e intorpidito
a prepararsi indegnamente
per la tua adorazione.

Sei tu che stendi il velo della notte
sugli occhi stanchi del giorno
per ristorare la vista
con la fresca letizia del risveglio.

da: L'amore eleva

La Trinità dentro di me!
L'abisso dentro di me!
L'immenso dentro di me!
La voragine d'amore dentro di me!
Il Padre che Gesù ci ha annunciato
dentro di me!
Il Verbo!
Lo Spirito Santo,
che voglio sempre avere
per servire l'Opera,
dentro di me!
Non domando di meglio.
Voglio vivere in questo abisso,
perdermi in questo sole,
convivere con la Vita Eterna.
E allora? Potare la vita fuori
e vivere quella dentro.
Di quanto taglio di comunicazioni
con l'esterno
(parole spesso non necessarie, ecc.)
di tanto parlo con la Trinità
dentro di me.

(Chiara Lubich - 1972)

APOLLINAIRE - La testa stellata


LA PARTENZA

E i loro volti erano pallidi
Spezzati i loro singhiozzi

Come la neve dai petali puri
O le tue mani sui miei baci
Cadevano le foglie autunnali.

Auguri a tutte le mamme e un caro abbraccio. Piera>
>
>
> A MIA MADRE
> Non sempre il tempo la beltà cancella
> o la sfioran le lacrime e gli affanni
> mia madre ha sessant'anni e più la guardo
> e più mi sembra bella.
> Non ha un accento, un guardo, un riso
> che non mi tocchi dolcemente il cuore.
> Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
> il suo ritratto.
> Vorrei ritrarla quando inchina il viso
> perch'io le baci la sua treccia bianca
> e quando inferma e stanca,
> nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
> Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
> non chiederei al gran pittore d'Urbino
> il pennello divino per coronar di gloria
> il suo bel volto.
> Vorrei poter cangiar vita con vita,
> darle tutto il vigor degli anni miei
> Vorrei veder me vecchio e lei...
> dal sacrificio mio ringiovanita!

Edmondo De Amicis

PIERINA

ho trovato questa bella poesia tra le mie mail conservate ma non riesco a rintracciarne l'autore...

E' stata spedita da un medico.
Accertati di leggere anche ciò che è scritto nelle frasi
finali dopo la poesia.


DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia
di questioni successive che ti passano per la testa?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio, "lo faremo domani?"
senza notare nella fretta, il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto, con una buona amicizia
che poi finita perché tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.

"Il vs.dolore
è il rompersi della conchiglia
che racchiude la vs.conoscenza.
Come il nòcciolo del frutto deve rompersi
perchè il suo cuore possa stare al sole,
così voi dovete conoscere il dolore.

E se poteste riempirvi il cuore
di perenne meraviglia
di fronte ai miracoli quotidiani
della vs.vita,
il vs.dolore non vi sembrerebbe
meno meraviglioso
della vs.gioia;
e accettereste le stagioni del vs.cuore,
come avete sempre accettato le stagioni
che passano sui vs.campi".

silvana

SE....


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano,ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo,a non ripagare in menzogne,
O se ti odiano,a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare
troppo saggio:

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare la verità che hai detto
Distorta da furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita infrante
E piegarti a ricostruirle con arnesi logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in um colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non fiatare una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore,tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la volontà che dice loro:"Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e conservarti retto,
E a camminare coi Re senza perdere il contatto con la gente
e non riesce a ferirti il nemico nè l'amico più caro,
Se tutti contano per te,ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni istante che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E-quel che è più - sei un Uomo,figlio mio!

(Kipling)
Silvana

IL MIO PENSIERO VERSO TE, FIGLIO MIO. (SILVANA)

Quando ti sei svegliato questa mattina,ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola,anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o ringraziandomi per qualcosa di buono che era accaduto ieri. Però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare.

Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi per la casa per vestirti e sistemarti e io sapevo che avresti avuto del tempo,anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi:"grazie".Però eri ancora troppo occupato.

Ho acceso il cielo per te,l'ho riempito di colori e di dolci canti di uccelli per vedere se così ti ricordassi di me;però nemmeno di questo ti sei reso conto.

Ti ho osservato mentre ti dirigevi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno.

Con tutte le cose che avevi da fare,suppongo che tu sia stato troppo impegnato per dirmi qualcosa.

Al tuo rientro ho visto la tua stanchezza e per rilassarti ho pensato di regalarti un suggestivo tramonto. Questo perché desideravo che tu mi parlassi,c'era ancora tanto tempo...

Dopo hai acceso il televisore,e io ho aspettato pazientemente,
mentre guardavi la TV. Hai cenato,e ti sei dimenticato nuovamente di parlarmi.

Ho notato che eri stanco e ho compreso il tuo desiderio di silenzio e così ho oscurato lo splendore del cielo,ho acceso un gradevole luminare,anzi bellissimo,ma tu non eri interessato a vederlo.

Al momento di dormire,credo che tu fossi distrutto. Dopo aver dato la buona notte alla famiglia ti sei subito addormentato.
Ho accompagnato il tuo sonno con una musica,i miei animali notturni si sono illuminati,ma non importa,forse non ti sei reso conto che io sono lì con te.

Ho più pazienza di quanto immagini. Ti amo tanto che aspetto tutti i giorni una tua preghiera.

Bene,ti stai svegliando di nuovo,e ancora una volta io sono qui e aspetto senza nient'altro che il mio amore per te,sperando che tu oggi possa dedicarmi un pò di tempo.

Buona giornata..................
Tuo PADRE

TI AMO, SIGNORE

Ti amo,Signore.
Non perchè mi hanno insegnato a parlarti così.
Non perchè il mio cuore mi suggerisce questa parola.
Non perchè la fede mi fa credere che sei l'amore,
e neppure perchè so che sei morto per me.
Ti amo perchè sei entrato nella mia vita più
dell'aria nei miei polmoni.
Più del sangue nelle mie vene.
Perchè sei arrivato là dove
nessuno poteva penetrare.
Quando nessuno poteva aiutarmi.
Ogni volta che nessuno poteva consolarmi.
Tutti i giorni ti ho parlato.
Tutti i giorni ti ho contemplato.
E sul tuo volto ho letto la risposta.
Nelle tue parole ho trovato la spiegazione.
Nel tuo amore,la soluzione.
Ti amo perchè per anni seri vissuto con me.
E io ho vissuto con te.
Ho bevuto alla tua Legge.
E non me ne rendevo conto.
Essa mi ha nutrito,
fortificato,rinforzato.
Ma io non lo sapevo,
come il bambino si nutre
dalla propria madre,
e non sa ancora chiamarla
con questo nome così dolce.
Per il tempo che mi rimane,
concedimi di ringraziarti,
almeno un poco,
per questo Amore
che hai riservato in me,
e che mi costringe a dire:
ti amo,Signore.


Silvana