MESTOLO D'ORO

Pasta di San Francesco

ingredienti(4 pers.):

- 1/2 Kg di pennette o penne rigate
- 1 cucch. di salsa tartufata
- 250 gr. di funghi (meglio Champignons surgelati)
- panna da cucina (secondo il gusto)
- olio, aglio, peperoncino (a scelta), prezzemolo, sale
- un cucch. di pomododo passato

preparazione:

- far soffriggere i funghi (anche ancora surgelati) con olio, aglio, peperoncino, prezzemolo
- dopo la cottura dei funghi, inserire la salsa tartufata e quindi il pomodoro
- lasciar amalgamare per qualche minuto e inserire la quantità di panna desiderata
- salare e girare per un minuto
- condire le penne e spolverare di parmigiano

Tempo di preparazione: lo stesso della cottura della pasta!
Costo: si può fare per occasioni speciali, perchè non è un piatto molto economico!!!!
Gusto: fantastico!!!

eccovi (magari la conoscete già sotto altro nome e con qualche variante, ma questa è proprio ligure) una ricettina semplicissima, piatto che, pur piacendomi molto più di molto, sino ad ieri sera non sapevo fare.
lo mangiavo soltanto quando la marialaura (suocera di alfredo che in gioventù aveva una trattoria, cucina casalinga genovese apprezzatissima nel quartiere), mossa a compassione della mia incapacità, me lo portava bell'e pronto.
ma ieri sera avevo le piripantole e, per farmele passare, avendo gli ingredienti giusti, mi ci sono cimentata. devo dire con un certo successo.
si tratta dello "zemin" o più semplicemente zuppa di ceci.
ceci, sì, ceci!!! forse non si è capito che mi piacciono, verooooo?
visto che siamo in inverno, mi sembra giusto passarvela ora.



4 etti di ceci lessati, 20 grammi di funghi secchi, mezzo chilo di bietole erbette, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di farina, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale q.b., 4 salamelle.

Mettere a mollo i funghi coperti di acqua calda per circa un quarto d’ora.
Tritare finemente l’aglio e rosolarlo in una casseruola con l’olio, a fiamma bassa.
Aggiungere i ceci sgocciolati e stufare per 5 minuti.
Unire le erbette lavate e tagliate a striscioline, i funghi tritati, le salamelle e stufare altri 5 minuti.
Aggiungere la farina, un pizzico di sale e lasciarla tostare per qualche minuto, mescolando.

Versare 1 litro di acqua, portare ad ebollizione e poi proseguire la cottura a fiamma moderata, per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Distribuire la zuppa in fondine individuali, una salamella a testa, cospargere il parmigiano.

è per 4 persone, ma a noi due basta per una sola volta e confesso che, quando mangio cose proibite dalla mia dieta perpetua, completo l'opera abbuffandomi anche di pane!!!



per favore, mi scrivete l'insalata di rinforzo, di cui a Natale ha parlato anche la tv nazionale?

Cara lilliru lilleru lillà,

tu stai lì ed io sto accà.

Ti dò la ricetta della famosa insalata di rinforzo napoletana del menù natalizio proposto in tv:



Insalata di rinforzo
Ingredienti
Olio extravergine d’oliva, cavolfiori, scarola, sottaceti, acciughe, capperi, olive snocciolate (facoltativo: taralli bagnati all’aceto).
Preparazione
Lessare separatamente i vari ingredienti che potranno eventualmente essere aggiunti in giorni diversi. Conservare in luogo fresco anche per parecchi giorni.

Buon appetito!

Se vuoi tutto il menù entra in google con :Accademia italiana della cucina, le ricette delle feste.
Dato che a te piacciono i ceci, fra i primi troverai anche la ricetta della pasta coi ceci.

bye, bye

grazie per la segnalazione che mi sarà sicuramente utile, un giorno o l'altro andrò con piacere a farci un giretto, ma per ora mi interessava solo l'insalata!!! tu sai che quando si parla di verde (fossero pure fili d'erba!) mi si drizzano immediatamente le orecchie e la libidine ghiottona mi si scatena irrefrenabile.
non capisco perché non siano state le partenopee a raccogliere il mio appello! certamente la ricetta base è quella che tu mi dai, ma vuoi dire che ciascuna di loro non abbia qualche trucchetto personale per arricchirla e migliorarla?
beh, vuol dire che aspetterò, tanto per il momento non penso di prepararla.

pensa se avessimo le vecchie emoticons, quante faccine buffe avrei potuto inserire

approfitto per chiedere come mai tu non sia ancora andato a gironzolare nei messaggi
giorni fa ne ho inviato uno di prova a marcella, ma non mi avete risposto. forse non vi è arrivato l'avviso nelle mails? con patrizia ho visto che funziona. provate anche voi!!!

dai tempo al tempo! non posso stare tutto il giorno a gironzolare dappertutto perché allora tu non mi rispondi quasi mai? :face: comunque eccoti accontentata. Mi sto rigirando nel bucum!!! :arrow:

bye bye

ECCO, ecco...la ricetta NAPOLETANA dell'insalata di rinforzo, con varianti domestiche!

A noi non piacciono i cavoli. :divertenti-10:
La nostra insalata di casa pertanto è composta soltanto da peperoni forti che qui si chiamano "papaccelle" e peperoni , cetriolini, cipolline sott'aceto, con olive verdi e, se si gradiscono, acciughine salate!

- ripulire le papaccelle e i peperoni dai semi, sciacquare sotto l'acqua corrente
- tagliare tutto alla Julienne
- condire con olio e sale

resiste anche una settimana così condita ed è molto ma molto ma troppo piccante, non adatta ai palati delicati!!!!
Buon appetito col ...fuoco del Vesuvio!!!!! :abbra4586:

Così nessuno potrà chiedervi che cavolo mangiate! :ridenti-11:

Beh ! Come insalata di rinforzo mi sembra molto adatta a "fa saglì a pressiona" :°àì: ma sò cavoli vostri :+++:



bye bye

bellissimi, facilissimi e saranno buonissimi questi dolcetti.
alla prima occasione (chissà quando?!) li proverò, magari usando un'altra formina!!!



intanto in tv un attore del cast di "un posto al sole" (mai vista neppure mezza puntata, ma lo sta dicendo lui) sta facendo una pastasciutta che mi fa venire l'acquolina in bocca e parla delle pasticcerie di napoli (accidenti alla dieta!). ma la notizia più importante è che ha scritto un libro di ricette intitolato "un pasto al sole"!!!!!

appena metterò il naso fuori in un orario decente, me lo comprerò

utile ma che dico indispensabile

quindi è indispensabile che vi muoviate tutti

non si sa fino a quando la gnomotta reggerà da quasi sola questo bucum
uomini e donne avvisati, mezzi salvati
poi non venite a piangere

nessuna ricetta si aggiunge alle "ricette"
siete o non siete madri di famiglia che sfamano i figli esigenti?

non vorrete mica che mi scervelli io, che non so cuocere un uovo al tegamino

in questo periodo di fame nera, pensando a chi ha fame davvero, ancor più mi piange il cuore a fare scarti, forse ancora commestibili.
come un coniglio, consumo quintali di carote e sedano. nelle prime niente scarti, ma quelle belle foglie del secondo ........... "beh, le metto in freezer ........., non sia mai che scovi cosa farne ......"

cerca e ricerca, chiedi e domanda, ecco cosa ho trovato:

dopo aver ben lavato e tritato grossolanamente le foglie del sedano, metterle in pentola e coprirle con acqua, far bollire x 10 minuti a fuoco basso poi spegnere, aggiungere del sale e mescolare bene per scioglierlo.
far raffreddare, versare nelle forme x i cubetti da ghiaccio e mettere in freezer. si sono ottenuti ottimi dadi x brodo vegetale.

ma nel brodo vegetale non si dovrebbe usare qualche altro "sapore"? bah, ne proverò un po', poi vi relazionerò più compiutamente. intanto non desisto e cercherò ancora.

dopo patrizia, con la gratitudine per il suo sforzo per la sopravvivenza di questo bucum, pur di aggiornare i due ultimi argomenti, fermi dall'anno scorso, inserisco questa vellutata che, dai e dai, sono riuscita a trovare e sperimentare, sostituendo le costole con tre etti di foglie, il tuorlo con l'uovo intero e la panna con un vasetto di yogurt. e se è piaciuta a gino ......

ingredienti:
8 costole di sedano
50 gr. di burro
50 gr. di farina
1 tuorlo d'uovo
4 cucchiai di panna
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 dado
1 litro d'acqua
sale e pepe

lessare per 20' il sedano
tritare con frullatore a immersione
fondere il burro a bagnomaria
incorporare in sequenza farina, panna, uovo e parmigiano
frustare per qualche minuto ed aggiungere alla frullata di sedano.
servire con dadini di pane abbrustolito.

buon appetito con foglie di sedano recuperate!!!

sei una forza! anche le foglie di sedano ricicli!!!!

tanto per non lasciar cadere questo “argomento”, vi ripropinerò qualche facile, semplicissimo (venendo da me, non può essere che così!) suggerimento, andato perso nel nostro vecchio (e mai dimenticato) bucum.
anche se non avete certo bisogno di me, ecco il primo:

non rallegra il mettere in vaso mimosa ed ortensie tagliate e trovarle, quasi subito, mestamente spelacchiate, con pallini e petali sparsi per tutta casa.

provate allora, prima di posizionarle in bella mostra, a dare una “bruciacchiatina” [come ben sapete ho sempre l’accendino in mano! ma basta anche un “prospero” romano, un “bricchetto” genovese, un “…???…” napoletano, insomma un fiammifero (o un vecchio cerino, così quando vi bruciate le dita, è trascorso giusto il tempo necessario)] dove sono state recise. il povero stelo, così torturato, rattrappisce la sua base, trattenendo la linfa.
pallini e petali seccheranno, restando “incollati” per mesi e mesi, sopportando pure il peso della polvere!!!!!!!!!!!

sperimentato con ottimi risultato su ogni tipo di fiore (dalle peonie alle rose di Santa Rita), anzi anche di albero, ad esempio sui rami di alloro che in liguria sono i tradizionali alberi di natale.

buone feste 2011

avevo qualche avanzo di verdure passate alla griglia e se c'è una cosa che aborro è lo spreco!!!

ogni tanto qualche esperimento mi riesce, ma mai quando si tratta di frittate!!!! neppure con la doppia padella!!!

ebbene, il gusto più che squisito (ovviamente a chi piacciono gli ingredienti) mi avrebbe ricompensato della buona volontà, ma sono riuscita a bruciare e, nel girarla col coperchio (come fa la maggior parte delle persone normali) a conciare inverecondamente una cucina con schizzi di uovo da tutte le parti, la mia frittata di carciofi, melanzane e peperoni insaporita con pochi pepe, noce moscata e maggiorana.

e pensare che volevo fare una sorpresa alla mia metà

ho preparato un barattolino di carciofi sott'olio, che saranno pronti per Pasqua.
mi vengono quasi sempre "abbastanza mangiabili" ma chissà ..........
però sarei curiosa di sapere come li fa quel rosticcere di napoli (unico) che prima (o dopo?) li fa arrostire!!! me lo disse patrizia qualche anno fa...........

 
tutti i cuochi sanno fare la frittata di pasta.
io non so proprio fare le frittate di nessun tipo!
ma quando mi hanno parlato di quella di bavette avanzate al pesto, mi è venuta voglia di provare.
l'estetica un pianto, ma per il palato una delizia   
non spargete la voce, così potremo stupire piacevolmente i commensali 

mah, decideremo in futuro

quando a primavera inoltrata gli aglietti servatici infestano i giardini, prima di distruggerli fate un tetativo ...........

estirpateli con decisione ma delicatamente, in modo che i minuscoli bulbi bianchi escano dal terreno interi.

togliete le code con la prima "camicia" e bollite nell'aceto per 5 minuti le "perle" che avete ricavato.

scolatele, asciugatele ben bene e mettetele sott'olio. basta un giorno e sono già pronte.

hanno un buon sapore di "quasi" cipollina e possono risolvere un allegro contorno