UN PENSIERO AL GIORNO....

8 aprile
Chi ama non colonizza l’altro, non lo assorbe.
Amare è come insegnare ad andare in bicicletta. Il bambino che vi sale per la prima volta ha bisogno di essere sorretto e, al tempo stesso, di essere libero.
Chi ama non fa dei dipendenti, dei gregari, ma aiuta l’altro ad essere fedele a se stesso.
Chi ama i fiori non li coglie per sé, né li calpesta: li lascia crescere.

9 aprile
Chi ama si colloca dall’altra parte, al posto dell’altro.
«E’ strano ma quando un altro mette molto tempo a fare una cosa, è lento; quando sono io a metterci molto, sono scrupoloso.
Quando un altro non fa una cosa è uno scansafatiche; quando non la faccio io, sono occupato.
Quando un altro fa una cosa senza che glielo chiedano, oltrepassa i suoi limiti; quando io faccio una cosa senza che me lo chiedano, dimostro spirito d’iniziativa.
Quando un altro sostiene con vigore le sue opinioni, è un testone; quando lo faccio io, dimostro fermezza.
Quando un altro trascura certe norme di galateo, è un villano; quando ne salto qualcuna io, faccio i fatti miei» (Knight).

10 aprile
Chi ama, si lascia amare, si rende amabile. Siamo all’aspetto più fine dell’amore.
Rendersi amabili significa, infatti, dare una ripassatina al proprio carattere, forse attaccabrighe, petulante, tortuoso, diffidente, acido, agitato, freddo, variabile, tarantolato… per rivestire un io festivo, colloquiale, estivo, vibratile e tenero, attento e generoso; un io, diciamo così, «solare», perché proprio dal sole impara: il sole dà, la luna prende.

11 aprile
Amare ed essere amato è come sentire il sole da tutte e due le parti.

L’amore è come l’esperanto: la lingua universale che tutti comprendono.

Le grandi anime sono come le nuvole: raccolgono per riversare.

«Una vita senza amore è come un acquario senz’acqua» (G. Cesbron).

E’ facile amare i Tartari che sono lontani; è amare chi vicino ti siede che gran fatica richiede.

12 aprile
Le leggi dell’amore:
- L’amore è come la luna: se non cresce, cala.
- L’amore non si divide: si moltiplica.
- L’amore non si vende e non si compra: si dona.
- L’amore o è umile o non è.
- L’amore prima di dire: «Ti do un bacio», dice: «Ti do una mano».
- L’amore che fa economia di amore non è vero amore.
- Amare non è abituarsi all’altro.
- Amare è ricondurre dolcemente una persona a se stessa.
- Amare è costruire la felicità di qualcuno.
- Amare è andare oltre il necessario.

13 aprile
Ero triste come il gabbiano che ha perso il mare; ero inutile come un orologio senza lancette; ero ripugnante come una cicca umida; ero freddo come gli occhi del barbagianni; ero noioso come la goccia che cade dal rubinetto; ero chiuso come il riccio appallottolato; ero povero come un albero di fico sotto la neve; ero vuoto come un giardino senza profumo… ho imparato ad amare e sono diventato nuovo come il cielo dopo il temporale;allegro come un’albicocca sotto il sole di luglio; dolce come un biscotto inzuppato di zabaglione; delicato come il nido del coniglio; pietoso come la pioggia sul deserto; tenero come la leccata della capra madre; fiammante come i fiori rossi; buono come il mare che regge chi si abbandona.

14 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

Pasqua è pensare: la fatica è lunga, ma la gioia è tanta.
Pasqua è nascere nuovo ogni mattina.
Pasqua è vivere giovane.
Pasqua è credere che Dio toglie per dare.
Pasqua è tenersi pronti per l’inaugurazione dei cieli nuovi e della terra nuova.
Se tutto questo è Pasqua, quale scrittore, anche il più modesto, come chi ha steso queste righe, non vorrebbe augurare ai suoi lettori tanta, tanta Pasqua?

15 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

«Signore, tu che ci chiamasti “le mie pecorelle”, forse hai sbagliato.
Siamo pipistrelli amanti della notte perché temiamo la libertà del Giorno che ci donasti.
Giorno luminoso di risurrezione dagli orizzonti infiniti, spazzato dal vento dello Spirito senza confini.
Giorno abbagliante in cui ci si può perdere per la sua immensità.
Giorno glorioso in cui la danza è d’obbligo e la festa.
Giorno squillante…
E noi davanti alla meraviglia che si apre per essere bevuta, silenziosi ritorniamo a casa ad appenderci all’ingiù per non vedere questa luce che turba il nostro sopore e che potrebbe trasformarci in aquile.
Signore, siamo pipistrelli, lasciaci dormire» (Piero Gribaudi).

16 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

Pasqua. Via i pensieri vestiti a lutto!
Il semaforo non diventa sempre rosso solo al mio passaggio.
Non solo il tetto della mia casa ha una tegola rotta…
Oggi i filosofi parlano di pensiero «debole» per contrapporlo a quello «forte» di ieri. Perché non introdurre il pensiero «gioioso»?
Un medico giapponese ha inserito le risate nel trattamento dei pazienti. L’esito sembra quanto mai positivo.
Dunque, abbiamo un cortisone a portata di mano, perché lo usiamo così raramente?

17 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

«Pasqua, anche se noi non siamo anime pasquali: il sepolcro si spalanca ugualmente e l’alleluia della vita esulta persino nell’aria e nei campi; ma chi sulle strade dell’uomo, sa camminargli accanto e, lungo il cammino, risollevargli il cuore?
Una cristianità che si incanta dietro memorie e che ripete, senza spasimo, gesti e parole divine, e a cui l’alleluia è soltanto un rito, e non ha trasfigurante irradiazione della fede e della gioia nella vita che vince il male e la morte dell’uomo, come può comunicare i “segni” della Pasqua?» (Primo Mazzolari).

18 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

La speranza cristiana ha i confini più larghi del dolore, più larghi della morte: impedisce di pensare ai funerali come ad un trasporto di merce.
La speranza cristiana è Pasqua!

19 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

La speranza innaffia il giardino per far coraggio al sole.
La speranza vede la spiga quando gli occhi non vedono che il seme che marcisce.
La speranza contesta il presente, spinge avanti, arriva lassù.
Che cosa vogliamo di più?

20 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

«Per me essere cristiano significa sperare» (Enzo Biagi).

«Il mondo apparterrà domani a chi gli avrà offerto una speranza più grande» (Teilhard de Chardin).

«Per quanto grandi siano i piaceri della memoria, sono insipidi al paragone di quelli dalla speranza» (Samuel Smiles).

«Avrei potuto fare di più, se avessi sperato di più» (Don Bosco).

21 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

153 centimetri di statura, ma tanta, tanta superbia. Questo era Ignazio di Loyola, ultimogenito di una nobile famiglia basca.
Era un giovane capriccioso, selvaggio, desideroso di gloria e di potere, vanitoso, prepotente, passionale, donnaiolo, giocatore, facile all’ira, tanto è vero che ha preso la spada per niente durante qualche rissa all’osteria.
Un soggetto che è meglio non incontrare.
Che lui sia diventato santo è dunque un dato interessante: vuol dire che c’è speranza per tutti.

22 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

«Se con la paura si può far rispettare una regola, non si può mai, con la paura, indurre ad amare. Se qualche volta ho potuto ravvivare una fiamma, è stata la fiamma dell’amore, non quella dell’inferno» (M. Quoist).

23 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

Togliere la speranza ad un uomo è spegnerlo.

«Il più grande peccato non è quello di vendere il Cristo, ma è quello di disperare» (Primo Mazzolari).

24 aprile

Pensieri per il tempo di Pasqua

«Tutto ciò che di grande è stato fatto nel mondo, è stato fatto in nome di speranze esagerate» (E. Renan).

Sono giovane come la mia speranza, vecchio come la mia disperazione.

25 aprile
Il dottore decise che era giunta l’ora di dire la verità al paziente:
Sento il dovere di dirvi che siete molto ammalato e vi restano al massimo due giorni da vivere. Avrete sicuramente le vostre cose da sistemare. C’è qualcuno che desiderate vedere?
Sì, rispose il malato con un filo di voce.
Chi? Domandò il dottore.
Un altro medico!
La speranza è l’ultima a morire.

26 aprile
«La fede è una chiesa, un soldato, un capitano che difende la fortezza. La carità è un medico, un ospedale che raccoglie tutte le miserie del mondo… ma la speranza è una bambina, una piccola bambina che, mentre le due sorelle più grandi, la Fede e la Carità, sono spesso troppo arcigne e indaffarate per avere tempo di guardare in faccia le persone…, dice buon giorno sorridendo al povero e all’orfano» (Charles Péguy).

4 luglio

dormivo e sognavo che la vita era gioia;
mi svegliai e vidi che che la vita era servizio.
Volli servire e vidi che il servire era gioia.
(TAGORE)

Dove sono gli amici, là sono le ricchezze.

(Plauto)

Sono le difficoltà a mostrare gli uomini. (Epitteto)

accetta che la tua amicizia sia grande o piccola, alta o bassa, quadrata o rotonda, complicata o semplice. l'amicizia si realizza in ogni misura, forma o sfumatura.

Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti
la tua pace sarebbe come un fiume (Is 48:18)

progredisce chi cerca Dio, non chi crede di averLo trovato!!!