UN PENSIERO AL GIORNO....

23 gennaio
Ognuno ha l'altezza e la qualità del suo sogno.
A sogno piatto, uomo piatto; a sogno insipido, uomo insipido; a sogno originale, uomo originale; a sogno nuovo, uomo nuovo; a sogno divino, uomo divino.
Metti un sogno nella tua vita! Si nasce nella misura in cui ci si sogna!

24 gennaio
Il sogno è come il sentiero di campagna; non c'era ... è passata tanta gente e la strada s'è fatta!
Il calcolo non ha mai creato eroi, il sogno sì.

25 gennaio
«Quando gli uomini non sanno più sognare le cattedrali, non sono più in grado di costruire le belle soffitte» (E. Mounier).
I sogni sono il grembo della speranza.

26 gennaio
Non si è vecchi fino a quando i rimpianti non prendono il posto dei sogni.

27 gennaio
«La primavera comincia col primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con la prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con la prima scintilla, l'amore con il primo sogno» (P. Mazzolari).

28 gennaio
«Molte volte sognando un fiore l'ho visto nascere» (Proverbio orientale).

29 gennaio
Sogno che le braccia mi cadano solo per stanchezza, non per mancanza di fede, non per sconforto.
Sogno che chi mi guarda possa pensare: - quello che sei mi colpisce a tal punto da permettermi di ascoltare quello che dici.

30 gennaio
Beati quelli che sognano, ma sanno svegliarsi al momento giusto per trasformare i sogni in segni!

31 gennaio
Essere buono un poco alla volta. Essere buono 12 ore per volta: questo si proponeva il saggio papa Giovani XXIII. Pensare di essere buoni per 70 anni può spaventare; pensare di essere buoni per un giorno è sopportabile. Dunque:

«Solo per oggi, cercherò di vivere alla giornata, senza voler risolvere il problema della mia vita in una volta.

Solo per oggi, avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce; sarò cortese nei modi; non criticherò nessuno: non pretenderò di migliorare o disciplinare nessuno, tranne me stesso.

Solo per oggi, sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.

Solo per oggi, mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.

Solo per oggi, dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche buona lettura, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell’anima.

Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.

Solo per oggi, farò una cosa che non desidero fare; e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti, farò in modo che nessuno se ne accorga.

Solo per oggi, farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.

Solo per oggi, crederò fermamente, nonostante le apparenze, che la buona Provvidenza di Dio si occupa di me come se nessun altro esistesse al mondo.

Solo per oggi, non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà.

Posso ben fare, per dodici ore, ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita!».

1 febbraio
Sono scomparse la peste, la caccia alle streghe, la piaga dell'analfabetismo, ma non la noia e la tristezza. Qualcuno, anzi, è arrivato a sostenere che oggi il 70% degli uomini è ammalato di malumore, di scontentezza.
Quante mascelle grintose, quanti musi duri, facce di traverso come la Torre di Pisa.
Urge una sostanziosa fleboclisi di umorismo. Urge un po' di propaganda all'allegria. Ciò che cercheremo di fare in questi giorni nei quali, solitamente, cade il carnevale.

2 febbraio
La gioia è medicina.
Ormai tutti - dottori, psicologi, scienziati - cantano l'osanna alla gioia! Chi ride, dicono, non si tasta il polso. «Che il riso faccia bene, proclama lo psichiatra Paolo Pancheri, non si discute: è un'emozione positiva ed espressa, quindi è utile».
Ridere, aiuta la digestione (lasciate perdere le pastiglie); stimola il cuore e rafforza i muscoli (lasciate perdere lo jogging); attiva le regioni creative ed cervello e mantiene i riflessi pronti (lasciate perdere gli stimolanti artificiali).

3 febbraio
La gioia è forza.
Il grande studioso Teilhard de Chardin diceva che «la gioia di vivere è la più grande potenza cosmica».
Davvero: il mondo non è di chi si alza presto, ma di chi è felice di alzarsi.
Il pessimismo è sempre sterile; i salici piangenti non hanno mai avuto fortuna.

4 febbraio
La gioia è dovere.
La serenità è buona, sempre buona. La tristezza ci peggiora, mentre la gioia ci migliora.
«Cani che abbaiano talora mordono, dice Konrad Lorenz; uomini che ridono non sparano mai».
La serenità è buona perché talora è sufficiente sorridere ad una persona per farla esistere!

5 febbraio
La gioia è un assoluto.
Fino a questo momento non si è ancora trovato uno che si sia pentito d'essere stato allegro!
Questo è il motivo più forte che prova la saggezza di chi fa di tutto per essere sereno.
Questo è il motivo più sicuro di dubitare dell'intelligenza di chi lavora anni per appiattire la pancia e non fa il minimo sforzo per imparare ad essere allegro.

6 febbraio
Regalala, buttala via.
Spargila ai quattro venti.
Vuotati le tasche.
Scuoti il cesto.
Capovolgi il bicchiere ...
e domani ne avrai più di prima.
Che cosa?
La gioia!

7 febbraio
«Il saggio mette un pizzico di sale in tutto quello che dice, e un pizzico di zucchero in tutto quello che sente» (proverbio tibetano)
«Che fatica far ridere! E' molto più facile far piangere: basta una cipolla» (Cesare Marchi)

8 febbraio
Un giorno un ateo disse ad un sacerdote: «Io ho bisogno di vedervi sempre tristi. Allora mi sento tranquillo e mi convinco sempre di più che Dio non esiste.
L'unico momento in cui ho dei dubbi, in cui comincio a sospettare che forse non sono tutte frottole quelle che raccontano in chiesa, e che Dio può esistere, è quando vi vedo contenti».

9 febbraio
Chi non arriva alla gioia è una personalità mancata.
Il grande psicologo Allport fissa come criterio fondamentale della maturità di una persona il senso dell'umorismo, il non essere di peso, la capacità di non avvelenare l'aria che gli altri devono respirare.

10 febbraio
«L'uomo è un essere votato alla gioia. Il destino dell'uomo non è l'inferno e tanto meno il nulla delle bestie.
Un cavallo non sorride.
Il sorriso è il segno della superiorità della creatura ragionevole sulle bestie.
Un martire cristiano va incontro ai leoni sorridendo.
Il sorriso dei martiri non può finire all'inferno» (Franco Molinari).

11 febbraio
Un giorno un professore di filosofia sale in cattedra e, prima di iniziare la lezione, toglie dalla cartella un grande foglio bianco con una piccola macchia di inchiostro nel mezzo.
Rivolto agli studenti, domanda: «Che cosa vedete qui?».
«Una macchia d'inchiostro», risponde qualcuno.
«Bene», continua il professore, «così sono gli uomini: vedono soltanto le macchie, anche le più piccole, e non il grande, stupendo foglio bianco che è la vita!».
Se vuoi trovare gioia, cambia occhiali: mettiti a leggere in positivo.
In tutto c'è qualcosa di buono; persino chi tartaglia può trovare un mestiere: mettersi a vendere mitragliatrici; persino la morte ha il suo lato buono: vuoi che dicano bene di te? Fa' il morto!

12 febbraio
La gioia è, con l'amore, la cosa più divina che è rimasta nell'uomo dopo il pasticcio di Adamo ed Eva.

13 febbraio
«Beati quelli che sanno distinguere una montagna dal monticello di una talpa, saranno risparmiate loro molte preoccupazioni.
Beati quelli che sanno tacere e ascoltare, impareranno molte cose nuove.
Beati quelli che sono abbastanza intelligenti da non prendersi sul serio, saranno stimati dai loro amici.
Beati voi se sprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sberleffo, la vostra strada sarà piena di sole.
Beati quelli che pensano prima di agire e ridono prima di pensare, eviteranno di compiere molte sciocchezze» (Joseph Folliet).

14 febbraio
«Avremmo bisogno di incontrare, almeno due volte la settimana, qualcuno che ci facesse ridere» (Walter Chiari).
«Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un semplice sorriso» (Madre Teresa di Calcutta).
«La gente che sorride tende a cavarsela meglio, a insegnare meglio, a vendere meglio, a crescere figli più felici» (uno psicologo).

15 febbraio
L'augurio più bello che si possa fare ad una persona è questo: tutti quelli che ti incontrano prendano voglia di cantare!

16 febbraio
«Vuoi essere felice? Dona. Vuoi essere più felice? Donati» (Alessandro Manzoni).